Adriatico - Tirreno
|
|
Mappa generale
|
|
|
Mappa prima tappa |
|
Treno-bici |
 |
Download |
Testo integra- le in formato Acrobat
|
|
a cura di Enzo Tommasi, Giampaolo Turri e Pierleopoldo Motta
|
Dall'Adriatico al Tirreno
Sabato 15/05/2004 Verona - Civitanova Marche
Bella è la stazione! E’ il simbolo di un viaggio che inizia, con aspettative, dubbi, timori.
L’attesa dei compagni e del convoglio si ritualizza con l’acquisto del giornale, l’osservazione del popolo viaggiante, di orologi e tabelloni, ascoltando gli annunci riecheggiare negli ampi spazi, o sniffando gli odori dai binari... fino allo sferragliare finale del treno.
Il treno, come la nave e l’aereo, si muove con la maestosità e il fragore di un cetaceo o di un drago; e volentieri entriamo nel suo pancione per ritrovare all’uscita un mondo diverso.
In quei piacevoli minuti d’attesa si concentra la leggera tensione della partenza e si riassume più volte il progetto del viaggio, a cui una volta iniziato non si penserà più, si viaggierà e basta.
Comunque sia, quando Poldo arriva in stazione alle 06,45, pur dopo aver perduto una borsa per la rottura di un gancio ed aver rimediato con una cinghia elastica, il Tom è gia lì, a godersi quei minuti oppure la vittoria del 1° posto per la prima tappa (casa-stazione) dell’imminente viaggio primaverile dei Maistraki: dall’Adriatico al Tirreno in bici.
Il cielo limpido è rinfrescato dalla brezzolina da Nord-est, il sole già scalda mentre giungono alla spicciolata Ezio, Stefano, Giampaolo.
Non verranno:
- Pino che, pur con alcuni timori, avrebbe voluto venire ma... la sua presenza è sfumata insieme agli alcoolici vapori dell’ultima cena organizzativa
- Paolino che animava la cena con tardive perplessità sulla scelta del treno e del percorso... problemi fantasma di altre cause a noi ignote.
Ma infine Straki, MoltoStraki e StrakiMaiVisti permettendo, i 5 Maistraki di turno partono, con bici appresso, con il treno delle 07,10 dalla stazione di Verona, con cambio treno a Bologna, diretti a Civitanova Marche. Riescono a partire per Civitanova, nonostante Giampaolo abbia chiesto in prima battuta un biglietto per Civitavecchia !!!
1^ lezione: nei momenti delle decisioni chiave, meglio essere sempre in due (con relativo cervello): uno agisce, l’altro assiste.
Il biglietto costa € 87 per 5 persone + €. 2,5 per ciascuna bicicletta (valido 24 ore). Con 6 persone avremmo ottenuto lo sconto comitiva. Peccato manchi il 6°!
In treno si fa salotto tra chiacchiere e letture dei quotidiani direttamente forniti dalla Piccola Edicola Ambulante “da Ezio”.
Nel cambio treno di Bologna (hh.10.26) abbiamo 2 ore di tempo per una breve visita cicloturistica del centro, tra portici, torri e vie lastricate. Visitiamo l’imponente cattedrale di San Petronio, con interessante impianto astronomico, mentre sulla piazza stanno allestendo una celebrazione con encomi vari per la Polizia di Stato.
Cappuccino, calde brioches e nuovamente treno fino a Civitanova Marche (hh.13.25), dove in un giardinetto vicino al mare ci rifocilliamo, ci travestiamo da ciclisti, fissiamo le borse sulle bici e giriamo la prima pedalata. E’ il rituale primo gesto cui ne seguiranno infiniti altri, ma con questo inizia la lunga traversata dal mare Adriatico al Tirreno.
Civitanova Marche – Tolentino (Km. 48,2)
Il primo tratto sale dolcemente la valle, sul fianco della collina con piacevole vista sul verde paesaggio sottostante, ma con percorso molto trafficato. Facciamo una doverosa sosta a S. Claudio al Chienti, presso un’incantevole Abbazia in cotto in fondo ad un lungo viale di cipressi.
Poi, sostenuti da un fresco vento favorevole, arriviamo fino al castello di Rancia, ove le prime stanchezze si manifestano. Infine giungiamo con finale salitina a Tolentino, paese abbastanza ben conservato, ma solo nel centro storico.
Troviamo alloggio presso il modesto albergo Campana (a 50 metri dalla piazza principale), su stretta ma trafficata via cittadina (camera x 2 €40, camera x 3 €52), ove si pernotterà.
Depositati i bagagli si attua una breve passeggiata tra le viuzze caratteristiche ma ancora bisognose di aggiustamenti, con osservazione accurata dell’interessante orologio astronomico della piazza.
Cena presso il ristorante “La Locanda” (€ 82), da sconsigliare (modesta qualità, senza sconti di prezzo, assai frequentato e chiassoso e con poco servizio). Il piatto della casa (“la Pentolaccia”) ha pasta di mediocre qualità e scotta; dopo lunga attesa la nostra fame non vuole appelli, quindi mangiamo ugualmente la sbobba come lupi, riservando una porzione finale per le inutili lamentele di rito nei confronti della capocuoca che così sentenzia: “per me va bene”.
continua...
tappe successive
16/05/2004, domenica, Tolentino - Foligno, km 85,9
17/05/2004, lunedì, Foligno - Orvieto, km 94,8
18/05/2004, martedì, Orvieto - Pitigliano, km 55,4
19/05/2004, mercoledì, Pitigliano - Tombolo della Giannella, km 80,3
20/05/2004, giovedì, Tombolo della Giannella - Orbetello Scalo, km 35,1
|
|
|