Bike a Pisa
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Giro della Tenuta di San Rossore (Pisa) |
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Le paure del MaiStraki group...
Piero: il suo bagno primaverile
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La discesa dal passo delle Radici
Alcuni animali a San Rossore
In bike a San Rossore (parte 1)
In bike a San Rossore (parte 2)
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a cura di Pierleopoldo Motta
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Toscana: aprile, maggio 2000. Prologo
La ciclogita in tenda viene divulgata il 13/04/2000 con una sventagliata di post@ a cui rispondono tutti, forse anche Pino Godi (che 'gli piacerebbe ma ci dirà': e di qui il silenzio totale), e Gianni Auletta, novello pensionato.
La sera del 14/04/2000, alla Pizzeria alla diga, si progetta su vari fronti: Liguria, colline toscane di Saturnia, Umbria, Laghi laziali, Corsica, ... Sul tavolo abbondano le carte, i libri di agriturismo del Paolino, le nuove scarpe del Tommy esibite orgogliosamente ... al pari del primo battibecco con Gianni... che insolitamente si manifesta molto calmo (benefici della pensione!). II conte Gianni Auletta sarà il nostro auto-accompagnatore durante le gite in bici e il nostro restaurant-manager. Tra proposte strampalate e discorsi utili ed inutili si decide infine per la Toscana: parco di San Rossore, macchia di Migliarino, tenuta di Tombolo con pernottamento in Agriturismo.
Le tensioni manifestate dal gruppo mi inducono fin dall'inizio, a limitare la mia partecipazione ad un massimo di tre giorni (contro la settimana proposta da Tommy... e per fortuna che Pino non si fa vivo). Nei giorni successivi perdiamo anche Auletta per problemi di salute e restiamo in quattro.
18 maggio 2000
II mattino della partenza ci troviamo davanti alla casa del Turri con le bici precaricate (...ovviamente con le prime complicazioni ingegneristiche e di protagonismo). Si inizia splendidamente! Prima la Audi del Tommy, abbandonata senza freno né marcia, va a sbattere sul cancello scorrevole del cortile, poi dopo i primi 100 metri di viaggio ci accorgiamo che il portellone vibrava socchiuso: il Tom l'aveva dimenticato.
Alfine... si parte definitivamente con destinazione Modena, Sassuolo, Passo delle Radici (Appennino), Garfagnana, Lucca, Pisa...
Dopo una prima parte in autostrada usciamo per superare l'Appennino su strada normale.
Sono monti molto diversi dalle nostre Alpi e Prealpi, molto verdi, frastagliati, impervi e poco abitati. Sulla strada ci sono piccole contrade graziose ma senza vita.
Si colaziona vicino a Riccovolto, in un bar che ricorda quelli Country americani: squallidi tavolini e sedie in formica, locandine di sagre paesane, giornali locali e sportivi, TV, brioches confezionate, arredamento anni 60 imitanti un futuro che non venne mai. La barista è gentile e si interessa delle nostre fantomatiche imprese ciclistiche.
Al Passo delle Radici il clima è autunnale. Sbarcano 2 bici e Paolo e Tom iniziano una lunga e veloce discesa per una bella strada che scende con tornanti tra i boschi. Paolino cineriprende dal portellone posteriore i precursori del Giro d'Italia che tra una settimana passeranno proprio da quel valico. (continua...)
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