Bike in Olanda  
 3° tappa 
km 95: De Koog - Hoorn
 4° tappa 
km 86: Hoorn - Overveen
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Screensaver dei MaiStraki in Holland
a cura di Pierleopoldo Motta

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28/05/2002 martedì De Koog - Hoorn, km. 95
Al risveglio ci facciamo notare tra brioches, caffèlatte, pane, marmellata, succhi di frutta, uova, formaggio, prosciutto, yogourth, fiocchi, cruesli, panspeziato, panmielato, ... presso l'affiliato e fiorente (fino a quel momento) Hotel Het Uilenbos. Si ritorna per un contorto percorso fino all'imbarco. Merenda al sole, in attesa del traghetto. Lasciamo l'isola di Texel per sbarcare a Den Helder, seguiamo l'argine da cui si vede un museo navale (sottomarino, dragamine, ecc) e via verso oriente (SS.99, Westerland, Hippolytuishoef).
Il tratto è poco interessante salvo le ciclopiche pale a vento di moderni impianti elettrici. Raggiungiamo e percorriamo alcuni Km dell'Aufsluit dijk (diga). Un'opera titanica.
E' lunga 30 Km, larga in superficie quanto due autostrade e il doppio sul fondo marino, a una profondità di 10 metri. Attraversiamo le Stevinsluizen, (chiuse dell'ing. Stevin) da cui con ponte girevole passano imbarcazioni, che permettono, con le basse maree, di evacuare a mare l'eccesso d'acqua che il fiume Ijssel ha accumulato nel lago-serbatoio Ijsselmeer (un tempo mare aperto). A questa diga è legata la lapide "Un popolo che vive costruisce il suo avvenire".
Pedaliamo potenti verso Sud, su una pista a tratti bella, tra canali e imbarcazioni da lavoro, house boat, pecore e mucche, a tratti meno quando segue la A7.
Perforare il vento diventa sempre più faticoso, così si sfrutta ogni scia, da quella di un potente ciclista olandese (indifferente a qualsiasi tempo), a quella di un trattore.
Birra e torta in un bar, quasi divorando anche la cameriera.
Dopo aver percorso 115 Km arriviamo a Den Hoorn. Bella, canali, ponti, porto, antichi barconi, gigantesche stadere per pesare i formaggi. Non riusciamo ad albergare nell'attraente house-boat di una vecchina che non ha posto per tutti, ma capitiamo in un alberghetto del centro storico (De Magnete in Kleine Oost 5).
Sono le 21.00, rischiamo di digiunare. I nostri ritmi mediterranei non sono ancora allineati con quelli olandesi. Troviamo alfine una rumorosa ma vivace birreria popolata di giovani e gnokke locali; ci fanno una Pizza margherita. Straordinaria la birra scura ! Buono il Jenever (liquore).
Ci stiamo ormai abituando ai ritmi del tipico atleta nordico: maciniamo Km, mangiamo come lupi, dormiamo come macigni.
29/05/2002 mercoledì Hoorn - Overveen, km 86
Il mattino solita colazione e, alle ore 09.00, ripartenza.
Sarà una giornata con vari rovesci di pioggia e vento contro. Dopo 26 Km arriviamo ad Edam, mercato dei formaggi, con canali, case con facciate decorate, ponte gobbo sul canale vicino al municipio, pioggia.
Volendam, bel paese molto turistico che si sviluppa su un argine, porto, porte delle case con fogge diverse, vetri smerigliati. Si riparte costeggiando una diga, vento e pioggerellina.
Purmerend: grande città con parchi sportivi immensi. Scendiamo verso sudovest in prossimità della A7 ed arriviamo nello Zaanse Schans sulle rive dello Zaan. Qui hanno conservato alcuni mulini a vento ancora funzionanti e ne hanno fatto un parco turistico. Interessante occasione per vedere il funzionamento di queste macchine e la loro utilità. Si trova anche un museo degli zoccoli, di ogni genere (olandesi, italiani, cinesi, per cavalli, da neve...) alternativi al cuoio non per il costo, ma per il particolare isolamento.
Proseguendo traghettiamo sul Nordzeekanal e tocchiamo Haarlem. Breve riposo in riva ad un canale tra piacevoli e verdi quartieri popolari.
Ormai ci tratteniamo a fatica. Nell'aria l'odore dell'arrivo... Bloeemendaaal... Overveen! L'auto del Turi appare all'orizzonte... siamo arrivati!
Il viaggio ciclistico si è felicemente concluso, con reciproca soddisfazione e strette di mano. Riponiamo bici e borsoni e ci accasciamo con libidinoso piacere nelle poltrone del TuriBus... haaaaa! ...casa!
Iniziamo il viaggio di ritorno.
Da Overveen (Haarlem) percorriamo la A9 verso oriente ma l'abbandoniamo a Ouderkerk (a sud di Amsterdam), per l'intenso traffico serale. Poi a Vinkeveen e Loenen. Il paesaggio è molto bello circondato da canali, boschi e centri nautici. Appena girato a sinistra per Loosdrecht troviamo sulla destra l'Hotel Noordzee, tipo america, costituito da una quindicina di casupole con entrata-cucina, bagno, camera con ampi finestroni. Non poteva mancare la grassa e vissuta proprietaria, ipertruccata, pelle imbiancata dalla cipria, profumante a 3 metri, simpatica e vogliosa di battute.
Anche stasera "riusciamo" a cenare, al rist. DE ETERIJ di Loenen, con piatti quasi locali di carne e pesce. La cameriera è piuttosto secca ma ci incuriosisce. Scopriremo che lo scorso inverno sciava sulle nevi della Val di Fassa.
29/05/2002 giovedì Lago di Loosdrechts - Passen - Verona
Prendiamo la via di Utrecht.
Appena fuori città parte il noto teatrino del "caffè-cappuccino-brioche, al primo bar del primo paese". Eccolo! No, no, vende mutande. Eccolo! No... è chiuso!
Percorriamo a ritroso la via dell'andata. Rivediamo con la luce il paesaggio olandese, poi germanico con estesi campi di colza verso Ulm, quindi le alpi austriache.
Usciamo dall'autostrada vicino a Hunteten-Beuerbach, saliamo il colle, sostiamo in un gasthof con grassi trattori dove gustiamo i piatti della valle del Reno.
Si riparte; sarà un piacere, dopo tanta pianura, rivedere i giganti delle Alpi. Arriveremo a casa alle ore 1:00 di venerdì 30/05/2002.